ScassaC@ne

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(*) PICCOLA NOTA: QUESTO 3D E’ PUBBLICATO SU UN BLOG PRIVATO CON SCARSISSIMA VISIBILITA’, TUTTI I NOMI SONO STATI MODIFICATI, LE FOTO DEGLI AVATAR -OVE PRESENTI- SONO STATE SOSTITUITE CON IMMAGINI DI FANTASIA, I DOCUMENTI/ALLEGATI SONO FILE PDF CIFRATI (AES 128 BIT) E PROTETTI DA PASSWORD. MORALE DELLA FAVOLA: VISTO CHE SI PARLA FONDAMENTALMENTE DI FATTI MIEI, E VISTO CHE PER LE RAGIONI SOPRAELENCATE IN QUESTO ARTICOLO NON SI LEDE LA REPUTAZIONE, L’ONORE O L’IMMAGINE DI NESSUNO, NON CI SONO GLI ESTREMI PER ROMPERMI LE SCATOLE PER PROBLEMI INERENTI A PRIVACY E SIMILARI. SE PER QUALSIASI MOTIVO VOLETE REPLICARE A QUESTO ARTICOLO, SEMPLICEMENTE FATEVI AVATI. LA SEZIONE “COMMENTI” E’ APERTA.


PREMESSA

In una conversazione “as it is” (dove per “as it is” intendo conversazioni -NON FORMALI- frivole, con amici o conoscenti), non gioco con le parole, non giro attorno ad un concetto, non sono delicato né diplomatico. Dico quello che mi passa per la testa senza troppi filtri o problemi. Se a questo ci si aggiunge il fatto che mi piace giocare con le parole, usare a volte idiomi al limite della buona creanza o fare battute a volte molto dark (spesso prese da un film, o da detti dialettico/popolari NDR), avete un quadro completo della situazione e della persona quale io sono.

Perché lo faccio? Sicuramente perché sono così (Bastardo? Cinico? As you like it babe, non mi tange)… ma soprattutto perché almeno con gli amici (e ovviamente con i conoscenti NDR) non mi va di “tarare” le parole. Non mi va di cercare la migliore parola o il migliore aggettivo per infarcire o edulcorare una frase. Non mi va di sprecare calorie per essere più delicato. Quando parlo a ruota libera lo faccio perché mi va di farlo.

Detta in parole povere, se penso che una persona sia particolarmente stupida (e non sono a lavoro, anche se non nascondo che anche sul luogo di lavoro spesso troppi giri di parole sono tanto inutili quanto dannosi sia per i singoli che per l’azienda), semplicemente gli dico: “sei uno stupido” (oppure potrei percularlo a morte… dipende dal mood che ho in quel momento).

Attenzione… Non è una tattica o un filtro sociale. Se faccio così vuol dire proprio che mi va bene. Vuol dire che sono contento di farlo. Mi fa sentire meglio. E per tale ragione, mi piacerebbe essere trattato nello stesso modo. Senza troppi ripensamenti. Poi per carità, ognuno è fatto a modo suo e non posso pretendere che tutti si allineino alla mia follia, e perciò al mio modo di pensare/agire/trattare le persone.

Ma se ad una persona ha dato fastidio una mia frase, un mio gioco, un epiteto che le ho affibbiato… e questi:

  • non mi viene a cercare per chiarire,
  • non alza il telefono per chiamarmi (cellulare/fisso),
  • non mi manda una e-mail (dominio/gmail/hotmail…),
  • non mi manda un SMS/MMS,
  • non mi contatta via miositoweb/twitter/facebook/msn/whatsApp
  • non me lo fa dire da qualcuno,
  • non mi manda un telegramma/lettera/raccomandata,
  • non mi tira un piccione viaggiatore

quando in realtà basterebbe venirmelo a dire faccia a faccia, visto che a fare i coraggiosi sono tutti bravi… A PAROLE

sono solo problemi suoi.

Per me è finita lì. E’ come se non fosse mai avvenuto. E se a qualcuno rode il fegato per qualcosa -e non me lo ha palesato immediatamente-, o compatibilmente con i suoi impegni in un immediato futuro, semplicemente non mi interessa. Oggigiorno c’è il tempo, la tecnologia, e la capacità di parlare e scrivere per scambiare o condividere informazioni/riflessioni/pensieri/emozioni. Isn’t it?

Non posso starmi a ricordare storie/faccende/episodi che sono successe in un non precisato passato. Me ne frego. Non ho nè il tempo, nè la voglia e le energie da dedicare a questo genere di cose. Se non mi si dice nulla io sto in pace con il mondo e continuo a comportarmi come se nulla fosse accaduto.

Questo per chiarire con chi abbiamo a che fare. IO.

Andiamo nello specifico allora… mettiamoci comodi, apriamo il pacco di pop corn, e godiamoci il film.


NEL PASSATO (Ovvero storia di una frase infelice)

A quanto pare -qualche anno fa- me ne sono uscito a caxxo di cane “a pene di segugio” quando ho detto allo “scassacane” (evito nomi e cognomi così da mantenere la storia abbastanza anonima sul web, ma non a livello di conoscenze dirette) “ti ammazzo la famiglia”
Questa frase è stata tanto mal interpretata (non sono invero un delinquente NDR) quanto mal digerita poiché secondo quanto riferito dalla persona in questione, un parente stretto dello stesso era passato a miglior vita pochissimi giorni prima.

Ma che era successo? Perché proprio quella frase? Nulla di chè. Davanti ad una cornetteria in prati, tra un cornetto e l’altro semplicemente si parlava della mia Moto, e la frase, che è stata detta ridendo, nello specifico era “se mi tocchi la moto ti ammazzo la famiglia”… In quel momento stavo semplicemente intimando a “scassacane” di non toccare la mia moto, visto che stava provando a sedercisi sopra… (e la moto era NUOVA -ancora senza paraserbatoio per chi se ne intende-). FINE.

Vedete, io ero/sono/sarò molto geloso della mia moto… esattamente come il tizio in questione -per dire- si scalda quando si parla di calcio… Io sono molto sensibile riguardo alla mia due ruote… egli è molto sensibile quando si toccano argomenti calcistici. Solo che io magari ridendo me ne esco alla siciliana esclamando “ti ammazzo la famiglia”, mentre quello quando si parla di calcio e tifoserie varie si scalda pesantemente per poi perdere del tutto il lume della ragione. Allora?

Facciamo a capirsi… per me il 2011 è stato un anno di cacchina. Senza stare a specificare, sono entrato anche io nel club dei LUTTI PESANTI. Adesso cosa dovrei fare? O mio Dio… abito Roma, in una città dove l’insulto più comune è MORTACCI TUOI (con piccole variazioni tipo “TUI” al posto di “TUOI”). E quando vado a Gaeta (vicino a Napoli NDR) l’insulto che va per la maggiore è “i chi t’è v’viv” (traduzione = CHI TI E’ VIVO) oppure peggio “l’anima di chi t’è ‘mmuort” (l’equivalente partenopeo di “mortacci tui”). Posso prendermela ogni volta che qualcuno -giocando o meno- mi rinfaccia i miei morti? Per cortesia.

Poi ci sarebbe da chiarire una cosina (estremamente divertente) che è sfuggita a molti (o che è stata volontariamente dimentica/celata)…
La frase incriminata, per la quale la persona si è indispettita (parliamo sempre del 2007? 2008?), con il suo precedente lutto (di cui io comunque non sapevo nulla) non c’entrava assolutamente una beamata mazza nulla. I toni si sono infiammati per niente. Volete che vi spieghi che non si può uccidere (per altro solo lessicalmente) una persona che è già passata a miglior vita? Se io dico “ti ammazzo la famiglia”, ovviamente alla persona X posso ammazzare solo i familiari che HA e non quelli che in quel momento NON HA. Serve un po’ di analisi logica? Il tempo presente di uccidere (io uccido la persona Y) può essere utilizzato soltanto per una azione che sto commettendo in quel momento o che sto per commettere.

E ALLORA?

Sapete che c’è? C’è che mi dispiace per allora. Non lo sapevo. Ho detto una stupidaggine. Sono stato indelicato. Avrei potuto evitare quel genere di frase. Nella scelta delle possibili cose da dire ho scelto la frase forse meno educata. FINE DELLA DISCUSSIONE. Il mio dispiacere si esaurisce in quel frangente e soltanto per quella cosa. Non posso mettermi il cilicio -o cercare un’altra fonte di espiazione per la mia “colpa”- e pentirmi per una cosa simile.

Il problema è che in teoria la cosa sarebbe dovuta finire in quel contesto. Ed invece no. E’ ricicciata fuori ANNI dopo in un 3D su Facebook dove sono intervenuto con un paio di prese in giro davvero di poco conto. Perché?

Ci ho ragionato… e secondo me le possibili motivazioni possono essere 3:

1) RABBIA REPRESSA: se a distanza di ANNI (era il 2007/2008 quando è successo…) mi si rinfaccia una cagata cosa del genere, si dimostra soltanto di essere davvero rancorosi. Covare odio verso una persona che ha fatto una battuta -4/5 anni prima- senza sapere che ci poteva essere un precedente (nello specifico un lutto, ma avrebbe potuto essere qualsiasi cosa) è un atteggiamento che andrebbe analizzato da un bravo psicologo, visto che denota una forte rabbia repressa… rabbia che prima o poi -inevitabilmente- si manifesta.

2) ANTIPATIA: un’altra possibile spiegazione è che questa storia sia stata utilizzata come “esempio di maleducazione” per addurre ottime motivazioni al fatto che io stia sulle scatole al diretto interessato. In questo caso l’atteggiamento è fortemente infantile. Si è aggirato l’ostacolo (codardia?) per non affrontarlo -all’epoca- in prima persona. Sarebbe stato più facile (e saggio) dirmi direttamente una cosa tipo: “mi stai sulle scatole, fattene una ragione”.

3) STRUMENTALIZZAZIONE: Sfortunatamente io invece temo che tutta questa faccenda sia stata tirata su ad arte per:

  • per cercare consenso all’interno del gruppo;
  • per “screditare” il sottoscritto davanti a terzi al fine di elevarsi a “educatissimo (quando in realtà si è dimostrato un cafone con i fiocchi) paladino della giustizia”;
  • per sviare l’attenzione dal fatto che tutta questa vicenda fosse tanto noiosa quanto irrilevante sotto ogni punto di vista.

La persona in questione infatti notoriamente quando si sente in pericolo in una discussione (per mancanza di argomentazioni o per l’illogicità/incongruità delle stesse) butta regolarmente tutto in vacca, non accetta il contraddittorio e cerca appigli e scappatoie glissando su argomentazioni scomode. Questo atteggiamento non è infantile ma profondamente meschino, poiché di fatto strumentalizza un dolore.


IN SINTESI?

In estrema sintesi, non importa quale delle 3 motivazioni (se non tutte e 3 assieme) abbia scatenato il putiferio. Non è di mio interesse scoprirlo. E’ di mio interesse però fare arrivare un mio pensiero al diretto interessato: “caro scassacane per tutto quello che ti ho scritto qua sopra, sei soltanto un cretino.  Sic et sempliciter. Fatti una risata, scopa di più rilassati e guarda avanti”.

E questo per quanto riguarda il passato molto poco prossimo.


IL GRUPPO DANGEOUNS & DRAGONS

Bello. E’ stato come entrare in una dimensione nella quale ho potuto vivere sulla mia pelle quello che viveva il mio amato cugino (chi ha orecchie per intendere intenda). Non vi nascondo che ho ricominciato a giocare tanto per rivivere quell’atmosfera di quando ero adolescente, quanto per -in qualche modo- “rimanere in contatto” con LUI.
Non è stato facile però. Le sedute sono state tutte svolte -a tarda sera- a più di 40km da dove abito adesso… e si capisce che pur di esserci sempre ci siamo impegnati (io e la mia compagna) parecchio.
Adesso… io non sono -chiaramente- un gran giocatore di D&D. Ho giocato poco (in questi mesi) e forse ancora di meno quando ero un ragazzino (che poi in realtà noi giocavamo ad una derivazione di D&D: DragonLance).
Una cosa però l’ho capita. Ho capito che almeno in questa campagna (MALVAGIA ndr) ci sono stati due grandi ordini di problemi:

In primo luogo la lentezza della campagna. E’ una mia impressione oppure c’era almeno un personaggio (se non fosse ovvio parlo di scassacane) che regolarmente buttava tutto in vacca per fracassare i coniglioni a tutti? Adesso io mi chiedo, essendo una campagna malvagia… ci saremmo o no dovuti comportare in maniera malvagia? Dov’è il problema se faccio un incantesimo alla porta per chiuderla? A che serve rompere le palle all’oste? A che pro scatenare un comizio (ed una polemica INFINITA) ogni qualvolta c’era qualcosa che non andava secondo i criteri criptobuonisti del tizio?Che importanza poteva avere se il succhiasangue del gruppo ogni tanto dominava o omicidiava ammazzava qualcuno? Eppure ricordavo che malvagio significasse una cosa tipo CATTIVO…
E’ un gioco caxxarola. Ci saremmo dovuti divertire. Avremmo dovuto caxxeggiare, mentire, improvvisare, recitare… E NON PERDERE TEMPO AD ASCOLTARE COMIZI E POLEMICHE INERENTI AL COMPORTAMENTO DI QUESTO O QUELLO.

In seconda battuta l’arroganza e la presunzione che non si potesse MAI giocare senza uno specifico personaggio (se non fosse ovvio parlo ancora di scassacane) . Ecco, vedete, questa cosa avrei anche potuta tollerarla, poichè è ovvio che ognuno cerca di portare acqua al suo mulino per cercare di giocare il più possibile. Ciò che però mi ha fatto girare le palle gli ingranaggi al contrario, è il fatto che in più di una occasione il gruppo -7 persone- si è aggiustato gli impegni (spostando cene, feste, cinema, amici, fidanzate, famiglia…) per giocare tutti insieme secondo i comodi di questo personaggio, per poi mandare tutto all’aria a causa di suoi improrogabili problemi logistici non meglio precisati (o meglio… di norma gli impegni erano regolarmente tarati in base alle partite di calcio). E questa cosa si è ripetuta più di una volta… Sempre su FACEBOOK c’è stata più di una flame war sull’argomento…

Il secondo punto ha portato ad una simpatica battuta d’arresto, poiché -giustamente- il master si è risentito del fatto che alla fine in 40 giorni non si fosse trovata una serata utile a tutti per giocare.

Morale della favola, il gruppo si è arrestato il 23 Aprile, per riprendere a giocare dopo un lavoro certosino ai fianchi del master –guardacaso senza il personaggio in questione che all’ultimo ha dichiarato forfait cercando (AS USUAL) di impedire la partita– il 22 Luglio
(3 mesi di fermo… circa 90 giorni).

I “POTERI” SUL GRUPPO D&D

Dopo l’ultima giocata utile, il master mi ha nominato admin di un gruppo su Facebook utlizzato dai giocatori. Perché? Semplicemente perché essendo sempre collegato (ho uno smartphone collegato H24 ad internet), avrei potuto dare una mano all’ordinaria amministrazione del gruppo.
Non nascondo però, che effettivamente oltre alla normale amministrazione del gruppo, la nomina di Admin sarebbe servita pure come “pretesto” per farmi cazzeggiare perculare rispondere ad mazzum cancellare post e 3d giocherellare con lo scassacane… Perchè? Perchè anche dopo un lavoro certosino durato mesi per ricominciare a giocare, il giorno della partita si è ripetuta la solita tiritera da parte dello scassacane… Siccome questa storia ha -giustamente- strafracassato le palle a tutti, il fatto di poter giocherellare con lo scassacane (notoriamente un rosicone) sembrava -da tutti i membri del gruppo (almeno questa è la MIA visione dei pensieri che stavano animando il gruppo)- il giusto prezzo da “fargli pagare” per aver messo il solito bastone tra le ruote al gruppo dopo mesi di lavoro.
Sfortunatamente però il fatto di essere diventato Admin ha fatto imbestialire lo scassacane… Mi sono stati riferiti infiniti messaggi e continue chattate dove si chiedeva il perchè di questa nomina…

MA ALLA FINE CHE E’ SUCCESSO?

E’ successo semplicemente che il 31 luglio 2012 mi sono divertito a rispondere ad un 3D -aperto dallo scassacane- con un paio di link (un video ed una imagine) fottutamente estremamente divertenti. Lo scassacane ha rosicato (in special modo visto che la sera prima non aveva trovato nulla di meglio da fare che impicciarsi di una mia conversazione privata tra me ed un altro membro del gruppo di D&D, dove spiegavo cosa pensassi di egli, e perché lo avessi eliminato dagli amici su FB), e dalla rosicata dello scassacane è partito un botta e risposta (divertentissimo fastidioso) che poi ha preso una piega favolosa fastidiosa. Da botta e risposta, infatti, siamo arrivati (il 1 Agosto 2012) in pochi minuti ad una vera e propria flame war alla quale però per problemi logistici (stavo lavorando) non ho potuto prendere parte in maniera troppo attiva.

Sfortunatamente questa flame war ha in qualche modo “sporcato” la bacheca del gruppo con conseguente fastidio del master e di alcuni membri del gruppo… Quando il fastidio del master ha superato il livello “modalità Sauron di cattivo umore”, il master ha cancellato il 3D.

[PICCOLO INCISO]: QUESTA E’ UNA COSA CHE VORREI ESTERNARE PUBBLICAMENTE: ANCHE SE IN TUTTA SINCERITA’ AVEVO IN QUALCHE MODO AVUTO UNA SORTA DI NULLAOSTA RELATIVO A QUALCHE PRESA IN GIRO AI DANNI DELLO SCASSACANE (CHI LO NEGA DIMENTICA IL DOPO PARTITA), E SEBBENE IO MI SIA ALL’INIZIO ANCHE DIVERTITO PARECCHIO A FARLO, MI DISPIACE SINCERAMETE SE LA PERCULATA I DUE LINK CHE HO MESSO COME RISPOSTA A QUEL 3D ED I RELATIVI PRIMI COMMENTI HANNO INNESCATO UNA FLAME WAR TALE DA SPORCARE LA BACHECA DEL GRUPPO. [FINE PICCOLO INCISO]

Per dovere “di cronaca” Il 3D ORIGINALE -cancellato dal gruppo FB- in questione è DISPONIBILE PER IL DONLOAD. <– per la password contattare l’admin del blog.
-NOTA- IL 3D E’ STATO RISCOSTRUITO FEDELMENTE USANDO LE NOTIFICHE (CHE MI ARRIVANO VIA E-MAIL) DI FACEBOOK.

Anche se un po’ infastidito, dopo la chiusura del 3D incriminato, ho lasciato correre, vista la pochezza della problematica in questione. Voglio dire… lo sbrocco di una persona (dopo una leggerissima presa in giro) che considero meno di 0 (zero), merita davvero poca attenzione… Sprecare calorie per un coglione ragazzino simile è un peccato mortale.
Ma la vicenda per qualcuno invece non era finita affatto 😉

Siccome lo scassacane notoriamente non sopporta il fatto di non avere l’ultima parola (la parola “contraddittorio” non è nel suo vocabolario), e siccome in quel frangente pare avesse ancora qualcosa da dire a me e alla mia compagna, mi ha mandato un messaggio via FB la notte del 1 Agosto 2012 … E gli ha detto malissimo. Quando mi ha scritto il primo messaggio avevo un sacco di tempo da perdere… e mi sono divertito come un pazzo a fargli da moralizzatore (avete presente le Iene?). Tra il 2 ed il 3 Agosto lo ho perculato si è scatenato un bellissimo botta e risposta che sarebbe un peccato non condividerlo pubblicandolo (*)… QUI <– per la password contattare l’admin del blog.
-NOTA- I MESSAGGI SONO STATI RICOSTRUITI PRENDENDOLI DIRETTAMENTE DAL MIO ACCOUNT FACEBOOK TRAMITE FUNZIONE “CUT & PASTE”. SOLTANTO I NOMI E GLI AVATAR SONO STATI SOSTITUITI. L’ULTIMO MESSAGGIO E’ STATO PRESO DA UN SECONDO ACCOUNT FACEBOOK POICHE’ IL PRIMO ERA STATO BLOCCATO DALLO SCASSACANE PER EVITARE IL CONTRADDITTORIO.

Continua?

P.S. se il QI di scassacane non fosse stato particolarmente basso, probabilmente avrebbe potuto immaginare che prima o poi avrei pubblicato un post come questo. Nei messaggi che ci siamo scambiati su FB gli avevo anche dato parecchi indizzi…

2 agosto 18.23

  • Sebbene la faccenda sia chiusa tra di noi, questo non vuol dire che si sia estinta o esaurita.
  • No… non sono vendicativo… ma ho una buona memoria… e adesso qualche sasso dalla scarpa vorrei proprio levarmelo.

3 agosto 3.40

  • Scassacane, non ti preoccupare. Per quanto riguarda il discorso “sassi nelle scarpe” farò (come ho sempre fatto) quello che reputo più opportuno. E visto il mio mood particolarmente goliardico (di cui forse dovrei anche ringraziarti), sarà piuttosto divertente.
  • Per me la cosa era finita davvero li… ma se continui a rispondermi non puoi levarmi il gusto di replicare. Ti rendi talmente ridicolo e mi dai talmente tanto materiale su cui lavorare (oddio quanti indizi che ti sto dando) che non risponderti sarebbe un peccato mortale.