Postal Office…

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Deliziosa creatura che ho incontrato qualche giorno fa all’ufficio postale…

Fuori dall’ufficio postale mi hai rimproverato che ti arrivava il fumo della mia sigaretta… ed io anche se eravamo all’aperto ed ero distante dalla porta d’ingresso mi sono cordialmente spostato sorridendoti.

Poi siamo entrati… io più o meno un paio minuti prima di te visto che eri al telefono…

E tu che fai? Appena entri, mi vedi e senza prendere il biglietto ti sei piazzata davanti alla sportellista dove stavo per andare IO… all’urlo “sono incinta sono incinta”.

Mi sono fatto da parte sorridendoti. E non hai gradito il mio sorriso. Pensavi ti stessi prendendo in giro e mi hai incalzato dicendomi cose incomprensibili.

Ho aspettato che finissi quello che avevi da fare e quando ti sei finalmente spostata mi sono diretta allo sportello per fare quello che dovevo fare io.

Poi però hai fatto l’errore di ritornare per dirmi qualcos’altro poichè forse non ti avevo dato soddisfazione. Ma ti ha detto male.

Non è che se sorrido e non ti dico nulla è perchè tu mi abbia intimorito. Magari sorridevo soltanto perchè quel giorno ero particolarmente felice.
E non ti ho detto nulla soltanto perchè stavo pensando ai fatti miei. Ma cosa pensavi che sarebbe successo incalzandomi in quella maniera?
E’ successo quello che doveva succedere…. ovvero ti ho semplicemente detto esattamente quello che pensavo di te. Con voce garbata ma decisa. Ed esattamente nel momento nel quale in quella stanza non stava parlando nessuno. E tutti si sono voltati e si sono goduti lo show.

Lei è una maleducata ed una cafona. Fuori mi ha rotto le scatole perchè fumavo, ma è lei che è venuta dove stavo io e non viceversa. E fuori significa all’aperto.

uando è entrata si è piazzata davanti a me senza prendere il biglietto urlando che dovevamo farla passare -quando lei era già passata- poichè lei era incinta. Lei non ha chiesto con gentilezza. Lei ha preteso. Nessuno le ha detto nulla e ha cominciato ad inveire contro di me perchè beatamente sorridevo pensando ai fatti miei.

Ma se lo vuole sapere, non è che ci vuole un genio a capire quello che stavo pensando io e 3/4 dell’ufficio postale. Fondamentalmente ci stavamo domandando se fosse vera la storia della sua gravidanza poichè da quello che si vede, lei potrebbe tranquillamente essere incinta di 14 gemelli. Se non glielo ha fatto notare nessuno signora, posso sempre dirglielo io. Lei è una schifosa bolla di sugna che unge l’aria che respira. E’ talmente grassa da avere un campo gravitazionale proprio. E oltre ai suoi evidenti problemi di costituzione, lei è anche una stronza iraconda. E adesso si levi dalle palle, poichè staremmo all’ufficio postale… e siccome starei eseguendo delle operazioni, lei sta invadendo la mia privacy.

Ah… prima di aprire quella fogna che ha al posto della bocca, le faccio presente che la storia della gravidanza e delle file -quando è vero, e nel suo caso temo che non lo sia- non è una legge dello stato, ma al massimo una consuetudine di cortesia -che approvo appieno badi bene-, e nel caso delle poste -ed altri pochi posti-, è un diritto che le viene concesso dalle poste e basta. Perciò avrebbe senso essere gentili e chiedere con delicatezza e non pretendere alzando la voce quando nessuno le ha detto nulla. Perciò veda di spostarsi con cautela… e se ne vada a fare in ch1ul0.

Scene di panico all’ufficio postale.