Scusa senza se e ma

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Una cosa che davvero non capisco è perchè quando commetto uno sbaglio (grande o piccolo che sia) io debba soltanto ammettere l’errore senza aggiungere altro.

Voglio dire, oltre ad ammettere l’errore e/o a chiedere scusa non avrebbe senso sapere perché uno ha commesso una determinata azione? E quandanche uno non sia interessato a sapere il perché… perché si deve impedire con forza (magari usando la carta della gerarchia o altre cagate cripto-logiche) alle persone di dare delle spiegazioni?

Io avrò anche sbagliato (mea culpa)… ma caxxarola te sei proprio uno str0nz0.

Ed invece no.

Le uniche parole accettabili sono: “scusatemi… ho sbagliato”.

Non sia mai che si dica una cosa tipo

“fermorestando l’errore che ho commesso, di cui sono pienamente consapevole e per il quale sono e sarò l’unico responsabile, l’azione commessa è stata determinata da ____”

Men che meno provare a sussurrare una frase del tipo

“Si ok, l’errore è interamente mio. Tuttavia ci sarebbe da considerare il fatto che è stato commesso in totale buona fede poiché ci sarebbero da considerare le seguenti circostanze…”

Se ti azzardi a usare parole simili scatta la rabbia, quasi odio. Non puoi permetterti di spiegarti… devi soltanto metterti a 90° ad aspettare il giudizio/verdetto, la punizione o quant’altro.

Se è chiaro di chi sia la colpa, che problema c’è a cercare di capire cosa abbia causato il problema? E se parlandone venisse fuori che probabilmente l’errore è scaturito da un misunderstanding (capita…)? E se parlandone si trovasse un modo per impedire errori futuri (miglioramento)? Dov’è il problema? Poca autostima o carenza di autorità? Autorità di che poi?

Per carità… l’autorità e la gerarchia servono per limitare il caos e l’anarchia… ma a tutto c’è un limite.

Sai che c’è? Non sono daccordo. Fermamente. E’ una str0nz@t@.
Io non sono ne una puttana ne un detersivo, a me di mettermi a 90° non me lo chiedi… tantomeno puoi pretenderlo.
Incasso ed incasserò con dignità la sfuriata/e, ed in caso la/e punizione/i (specie se giusta/e)… ma sperare di piegarmi solo al fine di umiliarmi e vessarmi te lo puoi bellamente scordare.
Non sono un tuo parente (manco acquisito). Non sono un tuo amico (neanche un conoscente). E soprattutto non sono un tuo suddito/sottoposto.
E siccome avrei una dignità ed un amor proprio al quale tengo… preferisco guardarti negli occhi e farti presente che forse gli altri non te lo dicono perché hanno un qualche timore… oppure magari si sono abituati allo schifo… ma per quello che mi riguarda sei soltanto un lurido omuncolo senza palle.

Aspettiamo tutti con ansia il tuo prossimo CROLLO. Che ci sarà…